Avevo 13 anni...

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  1. marcibarb123
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    Avevo 13 anni quando conobbi per la prima volta lei, "la meravigliosa signora vestita di Nulla", come direbbe Gozzano :) lui si riferiva alla Morte...io mi riferisco alla depressione, alla malattia mentale. Ancora non avevo il retroterra culturale e il bagaglio di esperienze, e si manifestava solo come un sintomo, uno stato di umore triste, a volte profondamente triste...sono sempre stato un solitario, ma suppongo che ci sia stato sempre qualcosa di sbagliato, di perverso in me: sono stato adottato a 3 mesi dai miei genitori italiani, sono Colombiano (viva l'america :))...ma penso di non aver mai superato il lutto iniziale: la perdita dei miei VERI genitori...so che quelli che ho adesso mi amano, mi adorano...lo hanno sempre fatto, ma da quando ero piccolo ho sempre manifestato una forma di tremenda aggressività e di indolenza nei loro confronti...come se scaricassi su di loro la rabbia contro i miei veri genitori, coloro che mi abbandonarono in quel monastero sulle Ande. E, ripensandoci, con gli anni, con le letture, con la filosofia e un bagaglio di esperienze variegate, la depressione si è acuita, ed è una fedele visitatrice...
    al momento faccio una psicoterapia con una psicologa che mi fa sentire molto al sicuro, ma ho avuto un passato costellato e bruciato nel giro di qualche mese fatto di abuso di droghe, solitudine, tristezza, aggressività. Poi, una delusione amorosa ha fatto crollare la mia mente instabile e malata: sono caduto, e non mi sono più rialzato. è stato un mese fa, e da allora, nonostante sia sotto psicofarmaci, ho praticato più volte l'autolesionismo, su tutto il corpo, all'inizio avevo smesso di mangiare e di dormire...poi lentamente ho riacquistato il controllo del mio corpo, della mia sessualità annichilita dalla malattia, dell'appetito...ma i sintomi perdurano ancora, tra cui una grande ansia (per cui prendo ansiolitici) e una costante voglia di andarmene, partire...nel "posto da cui viaggiatore non è mai più tornato" direbbe Amleto...la Morte. spero mi possiate aiutare...perchè è una situazione spinosa...non sono particolarmente gravi o estreme le mie esperienze...ma sono particolarmente gravi le reazioni che ho avuto...come se la depressione e la malattia si fossero affacciate sulla mia culla da quando sono stato cacciato fuori dall'utero... grazie dell'attenzione :)
     
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  2. CassieK
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    Ciao voglio premettere che ''uau che sballo la colombiaa *-*''
    secondo me STO X DIRE UNA COSA CHE PENSO SE NN VUOI LEGGERE NON LEGGERE:
    da come ho capito sei diciamo ossessionato dal tuo passato,dai tuoi veri genitori che ti abbandonarono,hai mai provato a fare delle ricerche su di loro?
    Penso che dato che non sai da dove vieni non saprai mai dove vuoi andare,ti sei perso.E nel frattempo proietti la tua rabbia contro la tua vera madre ed il tuo vero padre su i tuoi genitori attuali ,che a mio avviso non se lo meritano xkè ti hanno levato da un monastero e solo Dio sa che fine avresti fatto..
    Benvenuto spero che ci racconterai di più chauuss
     
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    CITAZIONE (marcibarb123 @ 6/2/2012, 20:24) 
    Avevo 13 anni quando conobbi per la prima volta lei, "la meravigliosa signora vestita di Nulla", come direbbe Gozzano :) lui si riferiva alla Morte...io mi riferisco alla depressione, alla malattia mentale. Ancora non avevo il retroterra culturale e il bagaglio di esperienze, e si manifestava solo come un sintomo, uno stato di umore triste, a volte profondamente triste...sono sempre stato un solitario, ma suppongo che ci sia stato sempre qualcosa di sbagliato, di perverso in me: sono stato adottato a 3 mesi dai miei genitori italiani, sono Colombiano (viva l'america :))...ma penso di non aver mai superato il lutto iniziale: la perdita dei miei VERI genitori...so che quelli che ho adesso mi amano, mi adorano...lo hanno sempre fatto, ma da quando ero piccolo ho sempre manifestato una forma di tremenda aggressività e di indolenza nei loro confronti...come se scaricassi su di loro la rabbia contro i miei veri genitori, coloro che mi abbandonarono in quel monastero sulle Ande. E, ripensandoci, con gli anni, con le letture, con la filosofia e un bagaglio di esperienze variegate, la depressione si è acuita, ed è una fedele visitatrice...
    al momento faccio una psicoterapia con una psicologa che mi fa sentire molto al sicuro, ma ho avuto un passato costellato e bruciato nel giro di qualche mese fatto di abuso di droghe, solitudine, tristezza, aggressività. Poi, una delusione amorosa ha fatto crollare la mia mente instabile e malata: sono caduto, e non mi sono più rialzato. è stato un mese fa, e da allora, nonostante sia sotto psicofarmaci, ho praticato più volte l'autolesionismo, su tutto il corpo, all'inizio avevo smesso di mangiare e di dormire...poi lentamente ho riacquistato il controllo del mio corpo, della mia sessualità annichilita dalla malattia, dell'appetito...ma i sintomi perdurano ancora, tra cui una grande ansia (per cui prendo ansiolitici) e una costante voglia di andarmene, partire...nel "posto da cui viaggiatore non è mai più tornato" direbbe Amleto...la Morte. spero mi possiate aiutare...perchè è una situazione spinosa...non sono particolarmente gravi o estreme le mie esperienze...ma sono particolarmente gravi le reazioni che ho avuto...come se la depressione e la malattia si fossero affacciate sulla mia culla da quando sono stato cacciato fuori dall'utero... grazie dell'attenzione :)

    Marcy, piccolo non sai quanto mi dispiace! Dev'essere stato terribile crescere con la consapevolezza che i tuoi genitori naturali ti hanno abbandonato... Però, è strano che l'amore dei tuoi genitori adottivi, non abbia compensato il tuo vuoto interiore. Come mai la depressione è stata più forte de loro amore?
    A che età ti hanno detto la verità?
    Sono felice che la psicoterapia ti sia d'aiuto. E mi dispiace tanto per la storia d'amore finita male. Purtroppo l'Amore quando c'è ti mette le ali, ma quando ti volta le spalle ti getta dritto all'inferno. Io persi la mia migliore amica in un periodo molto critico della maia vita. All'epoca lei era la mia unica ragione di vita. E quando mi voltò le spalle, è stato un vero buco nero al centro del mio cuore. Lei, mi ha, proprio, spezzato, il cuore.
    Con lei, avevo perso la mia casa, le sicurezze acquisite grazie a le, l'affetto caldo che mi animava, la voglia di vivere. Ora sto bene e ho una bellissima vita, ma lei è stata l'ultima migliore amica che abbia mai avuto, e il rapporto che ho instaurato con lei, non lo instaureerò più con nessun'altra amica. In seguito ebbi la fortuna di avere un nuovo amico accanto che seppe tirarmi fuori dalla tristezza. lui era un ragazzo molto ostinato. E fu lasua grande ostinazione a risollevarmi. Poi anche lui mi voltò le spalle, ma io ero stranamente diventata più forte. Da lì in poi, sebbene a fatica, a poco a poco, mi riappropriai della mia vita, anche grazie al mio attuale fidanzato.
    Le esperienze che abbiamo fatto, ci hanno portato sicuramente a rafforzare il carattere, altre magari ce lo hanno distrutto abbastanza. Però la sicurezza che cerchi, quella che ti darebbe il calore alla temperatura che vorresti, esiste!!!! La puoi trovare in qualcuno, o in qualcosa. Dipende da te capirlo! Bisogna essere abbasanza acuti da cogliere i segni. Hai presente quando, vivendo le tue giornate, a un tratto ti metti a pensare: " E' da un po' di tempo che mi sento meglio. Che non ho bisogno di tagliarmi. che credo in me. che sono sereno". Ebbene, quando si avverte un cambiamento, occorre cercare la sorgente. E una volta che la si scopre, bisogna sfruttarla al massimo! Tu leggi tanto e quindi sicuramente hai modo di apprendere tante cose che altrimenti non sapresti.
    Per quel che mi riguarda, posso dirti che ti sono vicino, che il tuo dolore non mi è indifferente, e che ogni volta che avrai bisogno di me, ci sarò.
    Buonanotte__
     
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  4. marcibarb123
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    CITAZIONE (CassieK @ 6/2/2012, 23:25) 
    da come ho capito sei diciamo ossessionato dal tuo passato,dai tuoi veri genitori che ti abbandonarono,hai mai provato a fare delle ricerche su di loro?

    non sono mai stato ossessionato...però inconsciamente l'ho sempre saputo, dentro, che ero fuori posto...mi sono sempre sentito uno sradicato, e questo ha influito su molte scelte e molti miei comportamenti...ma non penso che sia stato l'essere abbandonati a gettarmi nello sconforto già dalla culla. piuttosto, sono caduto in depressione precoce proprio perchè secondo me è una fatalità...del tipo "sono fatto così"...una questione di neurotrasmettitori e bassi livelli di serotonina...perchè io ho altri due fratelli (una sorella più grande colombiana anche lei e un fratellino ucraino) ma nessuno dei due ha mai reagito così negativamente al fatto di essere adottato...
    per quanto riguarda il come me l'hanno detto, royal sappi che da piccolo mi raccontavano le favole, dicendo "sei figlio della terra e del fuoco delle Americhe, e una cicogna ci ha detto che potevamo venirti a prendere ..". non ci avevo mai pensato con così tanta insistenza alle mie origini...ed è indubbio che anche se non ci penso 24 ore su 24 tutto abbia lasciato un marchio indelebile che mi porterò sulle spalle finchè vivo!
    ma alla fine non devo lamentarmi...l'Ecclesiaste parla chiaro "Non c'è nulla di nuovo sotto il sole"...
     
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    Hey Marcy hai mai letto Emotional Intelligence di Daniel Goleman?
    Beh, io oltre ad avere una teoria, l'ho anche studiato all'università: che non esiste "l'essere più o meno intelligente". Ci sono tanti tipi di intelligenza, più o meno sviluppati. C'è chi sviluppa l'intelligenza empatica, che quella scientifica, chi quella chi quella intuitiva, etc etc. Ognuno nasce con dei talenti. Questi si sviluppano crescendo con l'esperienza e arricchiscono una determinata intelligenza. Inoltre per collegarci al discorso £più o meno intelligente", l'intelligenza è molto legata alla pratica. Se in classe avverti che il tuo compagno è molto più sveglio di te o più avanti di te, ti basti sapere che se tu studierai più di lui, se ti impegnerai più di lui, ebbene raggiungerai risultati migliori.
    Il motivo per cui ti ho fatto questa specie di prologo, è che rispetto ai tuoi due fratelli che non hanno reagito così male all'adozione, tu sei dotato di una intelligennza empatica, sicuramente legata anche ad una tua grande sensibilità. Se ti sei sempre sentito sradicato, vuol dire che hai vissuto in maniera estremamente traumatica il distacco dai tuoi genitori naturali. Anche a tre mesi la nostra mente ragiona! Il cervello si accende già quando il bimbo è dentro la pancia della madre. Prova tutte le emozioni che può provare adesso, semplicemente non ne conosce il nome e il significato. E' un po' come la storia di Mowgli, il bambino della giungla. Prova tutto ma non sa che nome ha ciò che sente.
    Beh, non mi sembra per niente strano che tu ti sia sentito sempre fuori posto. E il fatto che ciò sia una sorta di ossessione, può dipendere dal tuo carattere. C'è a chi può non importare che i genitori naturali lo abbiano abbandonato perchè ha trovato amore dai genitori adottivi, mentre c'è a chi questo proprio non va giù! Mi sembra normale. Il tema "genitori" è troppo importante e troppo delicato, e per questo può destare innumerevoli reazioni.
    Il fatto che tu abbia scaricato sui tuoi genitori putativi rabbia e insofferenza può certo essere motivato da ciò che dici tu, ma secondo me non è solo questa l'origine. Nelle relazioni, il peso delle conseguenze ce l'hanno ambo le parti, quindi evidentemente i tuoi genitori adottivi non sono riusciti a capirti fino in fondo o a darti l'affetto nelle dimensioni in cui ne avevi bisogno. Purtroppo è molto comune che l'affetto dei genitori non venga percepito dai figli per come lo vorrebbero, e questo non per colpa di questi ultimi, ma anche per colpa dei primi che non si adattano alle esigenze dei figli, pur amandoli a loro modo. Ecco è questo il punto, ognuno ha un suo modo di amare, ed è per questo che infatti ci scegliamo il partner, in base alle somiglianze col nostro modo di amare. Ma i genitori non si scelgono e poichè abbiamo tutti un nostro carattere, gli scontri sono inevitabili quando si è troppo diversi.
    Ad ogni modo, io penso che se tu troverai anche solo una persona in grado di darti quello di cui hai bisogno, potresti adattarti a tutto il resto. Infondo è questo che cerchi, no? Sicurezza, affetto, comprensione. Me l'hai fatto capire quando hai detto che con la tua psicologa ti trovi bene perchè ti senti al sicuro con le. "Al sicuro" è una parola chiave.
     
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  6. marcibarb123
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    è stata sempre una mia grande debolezza...il desiderio di sicurezza mi ha fatto cadere in tante trappole emotive, in primis quando mi innamoro...non ci vuole niente a farmi innamorare...non importa il fisico, e tanto meno lo spirito...importa solo che una persona si dimostri sinceramente materna o ostenti una sicurezza madornale per farmi cadere ai suoi piedi e mandi a quel paese tutto...infatti, non dico che mi sono innamorato della mia psicologa (una bella donna comunque :)) ma siamo comunque ad un livello di intimità che allarmerebbe chi ci osserva dall'esterno...ovviamente so di queste mie tendenze e cerco di apparire più discreto che posso...anche se la tentazione di affidarmi ad un'altra persona è sempre forte...
    a volte mi domando se nella mia evoluzione psicosessuale abbia mai saltato delle fasi...leggi Freud? io l'ho letto...e mi spaventa un pò pensare di aver saltato qualche fase evolutiva della personalità...
     
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    Sì, ho letto molte cose di Freud, ma devo continuare a leggerne altre. Per ora sto leggendo un suo "libro" molto noioso sulla dimenticanza dei nomi...
    In ogni caso Marcy, io apprezzo questa tua qualità. Non vedo perchè non volerle bene!! Anzi, è un modo in più per voler bene a te stesso. Ci è più facile pensare che si debba voler bene agli altri e ricevere del bene da questi, ma non è tutto quì! Io ho imparato a voler bene anche a me! Ad apprezzare le mie dimenticanze, la mia spontaneità che spesso mi mette in situazioni ambarazzanti (ma che al tempo stesso mi rende libera), i miei sogni, i miei principi. E non solo mi amo, ma voglio prendermi cura di me anche! A volte guardo le cicatrici che ho nei polsi a causa dei tagli passati, e mi chiedo come ho potuto far del male a me! A me capisci? Al mio corpo che mi ospita dentro di lui e che è cresciuto con me (e che invecchierà con me). Un corpo che vedo ogni giorno allo specchio e che muore dalla voglia di essere abbracciato e coccolato da me. Ma al di là di questo, tornando a te. Penso davvero che non ci sia nulla di male nell'appoggiarsi a qualcuno. Perchè nel tuo caso non avviene per interesse ma per affetto. Tu vuoi bene chi ti da calore, attenzione e rispetto. Beh, anche io! Ecco perhcè non mi dimentico mai di chi mi ha fatto del bene anche se l'ho consciuto venti minuti prima.
    Non vedo nulla di sbagliato in te. Davvero. Spero vivamente che tu possa trovare quella persona che ti dia ciò di cui hai bisogno; non importa chi sia.
     
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  8. marcibarb123
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    vorrei pensarla come te...ma mi manca l'orgoglio, l'amor proprio...in maniera più assoluta, non riesco a darmi l'importanza che FORSE mi merito...il rispetto per me stesso...
     
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    Ma che strano! Io già ti di un'importanza notevole, e ti conosco da poche ore. E tu invece che ti conosci da una vita, non trovi stima per te! Roba da matti!
    Tu sei profondo, sensibile, intelligente, e buono. Racconti bene le cose e ti esprimi in maniera lineare e fluente. Non vedo come si possa fare a non volerti bene subito!
    Scommetto che non sei un iprocrita e che non tradiresti mai l'amicizia o l'amore di qualcuno.
     
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  10. marcibarb123
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    No, non tradirei mai una persona...sono sempre disposto a perdonare...e forse proprio per questo, sono stato ferito più e più volte, dalla vita, dagli altri, e da me stesso...sempre pronto a dare seconde possibilità...puntualmente deluso da tutto e tutti...
     
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    CITAZIONE (marcibarb123 @ 7/2/2012, 17:11) 
    No, non tradirei mai una persona...sono sempre disposto a perdonare...e forse proprio per questo, sono stato ferito più e più volte, dalla vita, dagli altri, e da me stesso...sempre pronto a dare seconde possibilità...puntualmente deluso da tutto e tutti...

    Marcy, lo immaginavo che fossi così^^.
    Non devi prendere come negativo questo tuo lato, anzi!!
    E' che hai incontrato persone che non meritavano la tua amicizia. Questo vorrei che lo capissi!
    Anche io ho ricevuto parecchie delusioni in merito, ma poi per fortuna mi sono ritrovata con delle amicizie di linga data che avevan cominciato ad apprezzarmi per dvvero e che non mi hanno mai calpestato. Rispetto a te ho avuto solo fortuna. Credimi, tu non sei sbagliato! Al contrario, sei una persona leale e la lealtà vale tanto oro quanto pesa. Non devi permettere che della gentaglia ti faccia venire complessi che non meriti. Come persona sincera, buona e rispettosa, meriti tutto tranne che ipocrisia, abbandono, tradiemnti e sofferenza.
     
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  12. marcibarb123
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    eppure...sono state le uniche cose che mi hanno sempre accompagnato...ed è per questo che preferisco di gran lunga la compagnia dei libri o dei miei pensieri, della musica! ogni singolo appuntamento con una persona che non conosco, o semplicemente una presentazione, mi appare una crocefissione XD non riesco a non sentire la puzza di ogni persona nuova -.-"
     
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    Ma non puoi fuggire dai problemi. Li devi affrontare!
    Non puoi che guadagnarci! Che ci perdi? Che collezioni una persona in più nella black list? Certo! Ma un persona in più tra tante non è una tragedia. Invece se trovi una brava persona, quella sarebbe l'unica o una tra le poche nella tua white list, e direi che avrebbe un peso maggiore!!!
    Ecco perchè dico che puoi solo guadagnarci! Infondo quì che hai fatto? TI sei aperto e ti sei messo in discussione. Se non l'avessi fatto non avresti conosciuto nessuno di noi.
     
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  14. marcibarb123
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    questo è vero...non ho nulla da perdere, tutto da guadagnare.... :)
     
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