Votes taken by Royalsapphire

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    Ciao Jacob...
    apprezzo molto la grande stima che hai nei miei confronti, cosa che ricambio con tutto il cuore! Apprezzo molto che tu ti fidi di me, cosa difficile quando sei dietro a un computer. E trovo molto utile e importante che tu tenga un diario con tutti i tuoi pensieri (continua cosi).
    Pero' mi dispiace molto per i malintesi che si sono creati tra te e gli altri. So bene che tu non gli vuoi male e anche che non intendevi insultare nessuno!
    Jacob, se vuoi un mio parere, non insultare piu nessuno! Non e' bello nei TUOI confronti e nella tua immagine! E per il futuro, anche nella vita reale, non importa se penserai che qualcuno meriti di essere insultato, l'importante e' riuscire a controllarsi e non insultare mai! La rabbia non va difesa! Ok?
    Per il resto... sono contenta delle tue nuove amicizie fatte fuori, sono sempre stata convinta che avresti incontrato alri amici :)!
    Baci :22.gif:
  2. .
    CITAZIONE (Darshan90 @ 31/10/2012, 01:47) 
    Frau for president.

    Se la fate admin al posto di ****** Aldebaran, che, ricordiamolo, vuole vedere la gente piangere ai suoi piedi, resto nel forum.

    Darshan, non essere offensivo!!!


    E poi questo non e' un ring, ma un topic di votazioni enon bisogna uscire fuori dalle tematiche.

    Edited by Royalsapphire - 2/11/2012, 19:08
  3. .
    V for visitatore, hai commesso un'azione grave rubando l'account di un utendete. Poi cosa ti aspetti da questo topic? Vuoi creare discordia e disordine all'interno del forum. Per me sei ufficialmente bannato da questo posto.
    E cmq per quel che mi riguarda, gli utenti sono liberi di pensare quello che vogliono!
    Sono stata abbastanza esplicita con tutti, sempre! Quindi chi vuole partorire idee che vanno oltre le mie parole, è libero di farlo!
    Mi stupisce solo come facciano certuni a seguire le voci di un ex compagno del forum che ha deliberatamente deciso di lasciare il forum, e quundi tutti i suoi "amici" (qualora li considerasse tali)! Inoltre mi chiedo come si faccia a non considerare il fatto che prima di procedere a un ban, occorre consultare il Founder ed esplicare le proprie ragioni, ragioni che devono cmq seguire la morale del forum seconso la quale non si brucia una persona che per la prima volta da di matto.
    Molti pensano che io non partecipi alla vita del forum solo xkè non sto nella chat?! Beh io la penso diversamente!
    Cmq, questo topic subirà un EDIT.
  4. .
    CITAZIONE
    4 anni fa, Università, il mio sogno, studiare Lettere, cavolo il mio sogno, speravo di poter insegnare fare il giornalista, insomma tuffarmi nel magico mondo dei precari o degli sfruttati, ed invece butto tutto al vento, IN UNA NOTTE! Una sorta di pensiero opprimente, di voler fuggire via, di voler tornare a casa( prima di immatricolarmi ufficialmente), insomma abbandono quello che era il mio sogno.

    Ciao!
    Intanto vorrei discutere su questo punto, prima di passare al resto...
    Mi dici come hai fatto a mollare il tuo sogno dopo una notte????
    C'e' sempre un motivo dietro!!!
    Descrivimi esattamente qual era questo pensiero opprimente che ti e' venuto!!
  5. .
    CITAZIONE (boy69 @ 19/10/2012, 09:28) 
    Ho deciso.
    La mia vita cambierà.
    Sarò padrone di me stesso e prenderò delle decisioni.
    Correrò dei rischi, pur tutelando la mia famiglia.
    Ma la mia vità sarà migliore, perchè inizierò a vivere.
    Basta! Adesso o sarà VITA o sarà morte! E non sarà morte.
    Questa sarà la colonna sonora della mia vita, nonchè della mia nuova attività :assi.png: :



    E' un brano che ascolto da giorni in auto, mi dà una grande carica e mi fa venire voglia di vivere.
    E tutti voi sarete per me, sempre, quelli che mi hanno aiutato a ritrovare l'entusiasmo :_L_: in in periodo quasi drammatico.

    Lo so, ci saranno altri giorni grigi e tristi, non è tutto magicamente passato, ma supererò la tristezza, per il bene mio e della mia famiglia.
    IO CE LA POSSO FARE.

    Grazie a tutti voi, amici :_L_:
    A presto.

    COSI TI VOGLIO :_L_: !!!

  6. .
    CITAZIONE (Emnas @ 18/10/2012, 02:32) 
    diciamo che è più o meno così, per vari motivi uno di questi è la lontananza, poi il fatto che lei è molto indecisa e anche perchè adesso sta con un altro...io pure ho avuto altre storie, ma non riesco a dimenticarla...io e lei non abbiamo avuto mai una relazione, perchè diciamo che ho perso l'attimo

    Sbagli a pensare di aver perso l'attimo TU! Se si perde l'attimo e' a causa di entrambi!!
    Il ricordo di questo tipo di "amori" e' il peggiore che possa esistere perche ti fa idealizzare la persona in maniera direttamente proporzionale al passare del tempo!!!
    Brutta cosa, perche ti tiene legato a quel ricordo come incatenato!!!
    Cerca di dire a te stesso che non te ne fai niente di un'idea e di cominciare a cercare qualcuna che ti piaccia e che ti ricambi XD!
  7. .
    CITAZIONE (polly100 @ 17/10/2012, 18:48) 
    si mi sono sentito umilato da lei si è sentita superiore a me dicendo ke lo lasciato via cel!!!!
    e questa cosa ke non la digerisco poi sono stato stupido anke a parlarci dopo un bel pò di tempo e li mi a dato un bacio e se ne andata dicendo ke era un bacio d addio io ci sono rimasto male ma allo stesso momento ero confuso.....vengo a sapere ke diceva in giro soddisfatta lo baciato lo baciato e gli ho detto ke era un bacio d addio hihihihihihi..!!!!!

    Ma proprio per questi motivi dovresti capire che è una stupida cretina! Andare in giro a dire queste cose ci fa solo brutta figura lei se chi la ascolta ha un po' di intelligenza!!
    Ma mollala e pensa alla tua vita! Pensa a trovare una ragazza che valga la pena di frequentare !!!
    Tranquillo!
  8. .
    Ma scusa, spiegaci come è andata!
    Non è che ce l'hai con lei perche ti sei sentito umiliato?
  9. .
    CITAZIONE (aboutgirl @ 17/9/2012, 21:28) 
    La verità sulla paura:
    tu non hai paura del buio, hai paura di ciò che c’è dentro.
    non hai paura dell’altezza, ma di cadere.
    non hai paura delle persone intorno a te, hai solo paura di essere rifiutato.
    non hai paura dell’amore, ma solo di non essere ricambiato.
    non hai paura di lasciare andare, ma di accettare il fatto che chi amavi non c’è più.
    non hai paura di provare di nuovo. tu hai paura di farti di nuovo male per lo stesso motivo.
    - Dal web

    Wow!!!
    La verità è che scrivere queste parole ogni giorno prima di cominciare la giornata farebbe bene a tutti :d : !!
  10. .
    Alde, ti vuoi vendicare su chi non ti conosce?
    Secondo me tu speri di credere alle tue parole.. Ma non potrai mai farlo xkè non puoi andare contro natura! Tu sei un bravo ragazzo. Pensi forse di essere nella sotuazione in cui sei per colpa della tua bontà?
    Ti manca "solo" la fiducia in te! Se riacquistassi quella riprenderesti a vivere. Ma finche non vorrai farlo, le cose non cambieranno.
    Sei una persona intelligente, cerca di fidarti almeno di quello!!
  11. .
    Ciao Emnas! Benvenuto! Gia, frase fantastica :d :!!
  12. .
    Ma sei pazzo ???!!!! Xkè ci hai provato??? Perchè???
    Perchè vuoi farti del male???
    Dimmi cosa ti manca?? Una ragazza che ti ha mollato, questo ti manca???
    Parlami dei tuoi, comesi comportano con te? Com'è tua madre, com'è tuo padre? Hai fratelli?
    Rispondimi per favore!!!
    Notte
  13. .
    Seeeeee XD non ci credo :d :!!
  14. .
    CITAZIONE (Darshan90 @ 12/10/2012, 03:12) 
    Essere deboli in un mare verticale
    Sentire quanto i rischi possano aumentare
    Vivere per immaginare, per percepire il solo senso che ha.


    Ormai è da un pochino che sono qui, ma non ho ancora mai scritto praticamente nulla su di me. Non so a chi possa interessare e non me ne curo; forse ho solo bisogno di sfogarmi. Forse.
    Ho deciso di crearmi un piccolo spazio dove poterlo fare... ma per farlo, ho bisogno di cominciare dall'inizio.

    Devo tornare indietro, per fare un punto della situazione, per osservare la mia vita da fuori.

    Non ricordo molto dei miei primi anni di vita, molto poco, comunque. Ciò che ricordo meglio sono le allergie. Non posso mangiare quasi niente, ho difficoltà nel respirare. Mi viene in mente soprattutto l'odore asettico e gommoso dell'aerosol che devo fare quando mi partono gli attacchi d'asma.
    Molti anni più tardi, scoprirò, con un certo stupore, che tutto questo ha giocato un ruolo importante nella mia vita e nella mia formazione. Adesso, la maggior parte di quelle allergie non c'è più, anche se devo comunque stare attento perché se mangio un paio di noccioline potrei morire.

    Ero sereno, credo... abbastanza normale, direi.
    All'età di cinque anni, per caso, scopro loro: i Litfiba. "Tex", "Gira Nel Mio Cerchio", "Corri"... m'innamoro della Dea Musica e decido che quella sarà la mia strada. Mia madre nota che il mio sbattere su pentole e mobili ha un senso, perciò mi manda a scuola di musica a studiare la batteria: non le sarò mai abbastanza grato per questa sua intuizione.
    La musica diventa l'unico mio scopo, il rifugio perfetto. Le canzoni dei Litfiba, dei Bluvertigo, dei C.S.I., dei Marlene Kuntz, degli Afterhours entrano nella mia vita. Io ho solo sette anni e non capisco bene quello che mi vogliono dire.
    Mi piace giocare al parco, mi piace giocare con gli altri bambini coi pupazzetti dei robot, alle carte dei Pokémon, ma quando sono solo con Lei, la mia Dea, è tutto diverso. Mi sento vivo, tutto acquisisce un senso.
    Ma sono solo e non me ne accorgo.

    Nel frattempo, mio padre c'è e non c'è. È poco presente, per lavoro, per carattere. Tanti, troppi anni dopo, da mia madre scopro che ha avuto problemi psicologici. Questo fatto non può non ripercuotersi su di me e su mia sorella. Ma io ho solo undici anni, non me ne accorgo, non so nulla di tutto ciò. Tuttavia peggioro.
    Frequento le medie, ho degli amici.
    Iniziano gli attacchi di panico, attacchi d'ansia, paure immotivate. Per me è tutto normale, ma per i miei genitori e per mia sorella no. Loro subiscono le mie escandescenze, le mie esplosioni di violenza e di rabbia.
    Sono pazzo... sono pazzo?
    Solamente adesso, dieci anni dopo, mi rendo conto del dolore che ho provocato loro, del dispiacere che ho arrecato, me ne vergogno molto, moltissimo... e, cosa ben più grave, non so chiedere scusa.

    A dodici anni i miei genitori mi mandano a fare rugby, forse per farmi sfogare, non so; so solo che io lo odio. Odio la competizione, mi fa paura, peggiorano i miei attacchi d'ansia. Ciò si ripercuote anche sulla scuola. Sono sempre andato bene, buoni voti, buon tutto... ma inizio ad aver paura. Inizio ad assentarmi per periodi molto lunghi da scuola. Ho paura, non ci voglio tornare. Mia madre arruola un tizio che ogni mattina viene a prendermi a casa e mi costringe con la forza ad andare a scuola, nel mentre, mi mandano da uno psicologo.
    Vivo tutto ciò come un'umiliazione, per quanto un dodicenne possa davvero sapere il significato di un umiliazione. Con la psicologa non riesco a parlare di me, però parliamo d'altro, forse fa parte della terapia.
    A casa sono sempre violento, scenate di rabbia, pianti, mia sorella traumatizzata. Ogni tanto mi taglio la fronte e mi faccio trovare con una maschera di sangue da mia madre.
    Trovo, come sempre, rifugio nella musica. Stavolta, però, la musica è diversa. È aggressiva, dura, violenta, rispecchia ciò che sono. M'innamoro di Ozzy Osbourne, dei Black Sabbath, di Marilyn Manson e degli Slipknot. I miei genitori si preoccupano, pensano che non sia musica adeguata a un ragazzino della mia età.
    In terza media, a scuola si sparge la voce che sono un satanista.

    Dopo le medie, arriva il ginnasio, ma non cambia nulla. Complici alcune professoresse davvero inadeguate, le mie paure e le mie ansie peggiorano e tutte le situazioni avvenute mentre frequentavo le scuole medie, si ripresentano, con grande disperazione dei miei familiari.
    Un giorno la Prof. di greco, avendo visto che sapevo la lezione del giorno, mi tiene alla lavagna interrogandomi per un'ora di seguito fino a farmi domande alle quali non so rispondere. Mi fa scrivere una frase in greco e mi dice che scrivo la lettera "tau" in maniera scorretta, io m'incazzo come una belva e, per tutta risposta, disegno una croce rovesciata grande quanto la lavagna.
    In quinto ginnasio m'innamoro per la prima volta. Lei si chiama G. ed è bellissima: diventiamo amici. La sua migliore amica mi spinge a provarci perché tanto "lei ci sarebbe stata", ma G. inizia a farmi una testa così riguardo a un suo compagno che le piace.
    Io sono una persona sgradevole, lo ammetto, lo sono sempre stato. Tuttavia, in fondo, sono anche una persona buona, perciò la aiuto a mettersi con quel ragazzo che le piace. Soffro come un cane.

    A quindici anni, mi accorgo di non avere amici. Ho tanti compagni di classe, ma nessun amico. Mi capita di uscire alle "cene di classe", ma mi sento inadeguato. Mi dicono che sono asociale, freddo, chiuso. Non so che rispondere, e penso... "Ma io sono così, sono me stesso! Che cosa dovrei fare?! Perché non mi capite?"
    Ogni tanto mi capita di piangere la notte. Vorrei avere qualcuno accanto, qualcuno con cui confidarmi, qualcuno che sappia ascoltare... ma non c'è nessuno.
    Dopo i due anni di ginnasio, al liceo le cose si fanno ancora più dure: le nuove Prof. sono completamente pazze e la classe comincia a disgregarsi, molti scappano e, dopo qualche mese, decido di far lo stesso.
    Insieme ad altri tre compagni, cambio scuola e, naturalmente, è un trauma.
    Nella nuova classe son praticamente tutti truzzi, tutti appartenenti a un mondo diverso, eppure, mi accettano, rendendomi la vita meno dura in quel nuovo ambiente. Tuttavia, io non ho niente a che spartire con loro: non abbiamo nulla da dirci. In compenso, scopro che esistono delle prof. normali e le mie paure riguardanti la scuola diminuiscono drasticamente: il mio rendimento scolastico è ottimo.

    Parallelamente, la mia vita è un disastro. Ho sedici anni e m'innamoro di nuovo.
    Lei è la cantante della band in cui suono, si chiama I. e la prima volta che la vedo, rimango indifferente. Solamente dopo un anno, mi accorgo di essere perdutamente cotto di lei. Lei, nonostante una certa complicità fra di noi, è iperfidanzata da quattro anni. Un bel palo, dritto in fronte.
    Durante l'estate dei miei sedici anni, ho la mia prima O.B.E. : Out of Body Experience, che mi porta a intraprendere un percorso spirituale interiore. Comincio a scavare dentro di me, comincio a piangere sempre di più. Più capisco, più piango. Piango ogni notte. Mi sento solo, mi sento diverso, capisco molte cose, la mia vita è una merda, ma ne guadagno in quanto ad autocoscienza.
    Mi isolo sempre di più.

    A diciotto anni cado in depressione. Torno da una psicologa, ma dopo qualche settimana capisco che non può fare nulla per me.
    Soffro la solitudine e la disperazione è tale che inizio a fare dei pensieri malati: voglio farla finita, voglio morire... basta. Tento il suicidio in maniera molto blanda. Non ho il coraggio, sono un coniglio, un codardo, scappo sempre, da me, da tutti.
    Passo i tre anni del liceo nella solitudine più assoluta, ma esco dagli esami di maturità con ottimi voti: ne è valsa la pena?

    Dopo la maturità ricado in depressione, mi sento completamente abbandonato a me stesso.
    A volte fuggire non è una soluzione, a volte fuggire è una resurrezione.
    Me ne vado all'estero, due mesi dopo la maturità, a studiare l'unica cosa davvero importante per me: la musica. Cambia tutto.
    Inizio a vivere da solo, condivido un appartamento con altre tre persone. Odio il mio compagno di stanza. Lo odio ancora di più quando ospita la sua fidanzata e li sento scopare a 50 centimetri dal mio letto. Ma io sopporto tutto, mi adatto, in questo sono una roccia.
    L'accademia è faticosa, studio un sacco, ma faccio quello che mi piace ed è fatica positiva. Per la prima volta, scopro e imparo l'amicizia. Con mio immenso stupore, incontro persone che non mi giudicano, che non fanno domande e che mi accettano, mi vogliono per quello che sono. C'è S. che viene dal Costa Rica, è un mio coinquilino e spesso passiamo le notti a parlare fino alle 5 del mattino, a confidarci, a fidarci. Poi c'è A. , lui viene da Hong Kong ed è freddo, si arrabbia sempre e odia tutti, una volta ha cercato di spaccarmi una bottiglia in testa, però poi, anche se sono le due di notte, mi porta in alcuni posti che conosce a mangiare il riso fritto e mi offre anche la cena e io mi fido di lui a tal punto che gli affiderei la mia stessa vita. Poi c'è F. lui è italiano, come me, oppure E. e tanti, tantissimi altri. Sto bene, non sono felice, ma sono sereno e mi piace.
    Mi capita di tornare in Italia, a casa, a Natale e mi capita di rivedere alcuni conoscenti ed ex-compagni ma... è diverso: "I'm so thankful that we are strangers when we meet", per citare David Bowie. Loro sono lontani e a me non me ne importa, perché ho la mia stabilità, la mia nuova vita. Non abbiamo più nulla da dirci. Nonostante le distanze ultracontinentali, tento di mantenere un contatto con loro, anche perché so che a un certo punto dovrò tornare, ma loro non fanno nulla per fare lo stesso con me e a me non me ne importa nulla. Capisco che loro non tengono a me e la cosa è reciproca... taglio tutti i ponti con il passato. "Il mio sogno è un taglio netto, a tutto."

    Poi arriva E. , un ragazzo giapponese. È bellissimo, gentile, dolce e io non posso far altro che innamorarmi di lui. Dopo un bel po' di tempo, riesco a raccogliere un'inaspettata dose di coraggio e a rivelargli i miei sentimenti. Lui però non è sicuro, ha paura, non è pronto, non capisco cosa pensa ed è un ennesimo palo per me. Nel mentre, si avvicina la fine di questa meravigliosa esperienza e io ho abbondantemente compreso che non voglio più tornare a casa: non ho più niente lì ad aspettarmi. Il giorno della graduation sono immensamente soddisfatto per il traguardo ottenuto e totalmente distrutto per il fatto di dover dire addio a cose, luoghi e persone per me infinitamente importanti.
    Sarei potuto rimanere, ma mi è mancato quel pizzico di coraggio in più.

    Torno a casa, in Italia, ormai corre l'anno 2011.
    Cosa trovo? Il deserto più totale. Nessuno sa che sono tornato, forse non si ricordano nemmeno più di me.
    Panico totale: devo ricominciare di nuovo da zero. No, non ho le forze.
    Cado nuovamente in depressione, sono completamente solo, abbandonato a me stesso, non so che fare. Comincio a scrivere, a comporre e a creare musica, l'unica cosa che so fare.
    Dopo un po', incontro alcune persone che cercano un batterista e provo a ripartire. Tutte persone poco serie, non motivate, non riesco più a trovare un senso e mi dispero. Ma tengo quella disperazione per me, perché non ho nessuno con cui sfogarmi.
    Comincio a lavorare come un pazzo a un progetto, lo faccio ascoltare e mi dicono che è "troppo difficile", "poco comprensibile, oscuro", "non è collocabile". Mi lascio seppellire da questo ulteriore fallimento e inizio a pensare di non essere in grado di fare nemmeno l'unica cosa che mi piace, alla quale mi sono sempre aggrappato.

    Vengo a conoscenza della situazione di mio padre, mia madre mi racconta molte cose che mi avevano nascosto. Dei suoi problemi, del fatto che fosse stato in analisi per vent'anni, che avesse smesso, poi ricominciato, del fatto che lei si fosse presa cura di lui per tutto questo tempo, che lo accompagnava al lavoro quando lui aveva troppa paura di uscire di casa da solo.
    E adesso è preda inerme degli psicofarmaci, uno zombie, non c'è dialogo, non c'è scambio, solo imbarazzo generale.
    Quando torno a casa e lo vedo seduto sul divano a fissare lo schermo nero e spento della televisione, provo rabbia, dolore, mi sento distrutto e impotente.
    Mia madre dice che lui sta aspettando, aspettando di morire.

    Dopo aver risposto a qualche annuncio, riesco a trovare delle persone serie con cui condividere dei progetti e ritrovo un briciolo di speranza.
    Tuttavia, la solitudine, ahimè, continua ad attanagliarmi. Non ho amici, non ho amori, non ho affetti, non ho empatia da scambiare, sono completamente solo, ma continuo a scrivere musica e parole; e una cosa è certa: non mi arrendo.

    È la mia vita, il protagonista di questa storia, di questa esperienza, sono io e voglio continuare a crederci, non posso permettermi di mollare, non dopo tutto quello che ho passato e che sto passando.
    Quando il mio contenitore si sarà dissolto, la mia anima avrà fatto esperienza di tutto, del dolore, della sofferenza più oscura, ma anche dell'amore, quello vero e della serenità. Qualche giorno fà è uscito il nuovo singolo di Franco Battiato che recita: "Viviamo in un mondo orribile, siamo tutti in cerca di un'esistenza."

    Questo è un grido di rabbia, di frustrazione, ma, allo stesso tempo, di speranza e di voglia di vivere.

    Il mio amato David Sylvian mi ricorda, ogni giorno, che al di là delle nuvole splende sempre la luce del sole e io ho deciso di credergli.

    Ciao...
    Ho letto... ed é stato come sentirti... Ti ho sentito come se fossi qui davanti a me a raccontare... A parte tutto ti faccio i miei complimenti per l'italiano! Hai scritto tutto in maniera perfetta! Poi vorrei dirti che -piuttosto imbarazzante per me ma meriti di saperlo- che ho ancora le lacrime in faccia...
    Mi dispiace tanto per la solitudine che provi. E anche per aver dovuto lasciare un mondo in cui ti eri trovato bene... Beh, in questo caso, é vero che non so come stanno le cose ma, xké non pensi di ritornaci e di iniziare una vita nuova lì?!
    Cmq, immagino che il motivo per cui guardare tuo padre ti fa anche provare rabbia immagino sia perche in lui rivedi te stesso... Pero voglio che tu sappia che io non la penso cosi!! E penso anche che tuo padre sia una vittima, come te, di una famiglia poco presente... Intendo dire che anche se tuo padre ha tua madre, magari prima quando era piccolo é stato allevato in una famiglia che gli dava poche sicurezze o poche attenzioni e lui sara rimasto traumatizzato... Tu pure hai avuto piu o meno la stessa sorte; a 12 anni mandato dallo psicologo... Per me è assurdo pensare che unbmbino cosi piccolo possa essere mandato la! Semplicemente la tua famiglia avrebbe dovuto starti accanto di piu! Ascoltarti e guidarti facendoti sentire quel senso di sicurezza che si ha quando l'ambiente in cui si vive ci fa sentire protetti!
    Secondo me, e in base alla mia esperienza, tu non eri strano o malato, ma solo molto sensibile! Magari lo si accetta di piu se si è una ragazza... Ma lontano da questi pregiudizi idioti devi sapere che i ragazzi possono avere lo stesso cuore delle ragazze, anzi a volte ne hanno di piu!!
    Penso che tu non sappia chi sei! Sei stato troppo disorientato e confuso dalla tua famiglia e dagli psicologi!
    Ad esempio, quando tu dici che hai amato due ragazze, di cui una che hai aiutato a mettersi col ragazzo che voleva, e anche un ragazzo giapponese che pero non si è sentito di stare con te, fa capire quanto tu sia sensibile! Perchè tu non guardi all'esterno ma all'interno della persona! Ti sei innamorato del calore che queste tre persone ti hanno dato! É quello che ho scritto io nel topic dell'Amore; l'Amore non conosce sesso, nè età.
    Tu non avevi bisogno di uno psicologo ma di un amico! E non sei caduto in depressione perchè tuo padre te l'ha trasmessa geneticamente ma perchè ti sei sentito terribilmente solo e non amato! Magari tuo padre ti ha trasmesso la sua sensibilità! Magari anche tuo padre da ragazzino avrebbe avuto bisogno di affetto... No so lui, ma tu lo esprimi chiaramente!! I tuoi voti alti a scuola e il fatto che hai avuto molto successo con la musica quando stavi moralmente bene, o anche il fatto che tu scriva in italiano corretto, dimostra che tu sei un ragazzo intelligente, che se crede in qualcosa riesce!!
    E ti capisco quando dici che hai avuto problemi a trovare un vero amico e che ti senti solo, perchè io sono come te. Se non sapessi di avere un luogo in cui sentirmi a casa sarei molto triste. Come lo sono stata quando non lo avevo.
    Ma non disperare, perchè le persone come te esistono!!! E tu le troverai!!
    Intanto cerca di volerti bene e di credere in te! Non vederti come un malato e non sentirti diverso dagli altri!! Se non vuoi chiedere scusa alla tua famiglia vuol dire che_ non è il momento, o che forse dentro di te senti che non devi... Non lo so, so solo che devi fare cio che ti senti!! E che dovresti seguire il tuo cuore senza farti distrarre da quello che dicono gli altri, genitori compresi (che non ti conosceranno mai bene quanto ti conosci tu) !!!
    Bravo ragazzo!!!

    Edited by Royalsapphire - 19/10/2012, 22:01
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    [QUOTE=boy69,11/10/2012, 16:23 ?t=63492672&st=0#entry515776957]
    CITAZIONE (Royalsapphire @ 11/10/2012, 03:14) 
    Ciao...
    É vero che quando muore qualcuno, tutti -specialmente i familiari piu stretti- diconoce non sembrava che volesse fare una cosa del genere! Tutti si stupiscono...!
    E fanno apparire il suicida come il povero idiota decerebrato che si è tolto la vita in preda a un attacco di follia temporanea -.-" !!
    Ma tu xkè vuoi morire? Per la società?!! É la società che ti fa credere di essere un inetto! Che ti rende insicuro!!!
    Cmq, prova a spiegarmi come mai, pur avendo dei figli, non riesci ad andare avanti...
    Avere figli deve essere troppo bello per aver voglia di morire...

    Si è vero, cascano tutti giù dal pero, nessuno vuole responsabilità, nessuno sapeva.
    Mah, vedi, più che aver voglia di morire è che non ho voglia di vivere, non ho più stimoli, solo doveri, non è questa la vita che immaginavo. La bellezza di avere figli diventa un peso, quando non ce la fai ad alzarti la mattina, anche se io ho fatto 8 mesi di terapia con antidepressivi, (seviti a nulla, solo l'ansiolitico mi faceva dormire meglio) e non ho fatto giorni d'assenza dal lavoro, arrivavo un po' in ritardo la mattina (come adesso) ma è tutto talmente pesante che non vedo l'ora di andare a letto. Mi stanco troppo, riesco a malapena a finire la giornata e sono a pezzi (lavoro in ufficio) quindi non ho energia per fare altro. Troppo stanco. O guarisco o così non m'interessa di vivere, vivo per dovere.
    [/QUOTE

    Allora, io penso che sia normale stancarsi a lavoro!!! Quello che ci vuole è sapere di avere qualcosa di bello che ci aspetta dopo il lavoro!!
    Hai detto di voler fare tante cose. Quindi immagino che hai tante idee in testa! Dimmi di che si tratta =) !
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