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rebel61.
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Immagina che ognuno di noi, rinascendo sul pianeta, porti in sei un fatto sporco, che desidera ripulire
nella vasca della vita umana. Questo abito immondo è il corpo causale, tessuto con le nostre mani, con
le esperienze anteriori. Usufruendo di nuovo, le benedizioni dell'opportunità terrestre, scordiamo però,
l'obiettivo essenziale, e invece di purificarci con lo sforzo del lavaggio, ci macchiamo ancora di più,
contraendo nuovi lacci e ricostruendo così la nostra nuova schiavitù. Ora se ritornando al mondo
cercavamo un modo per fuggire alla sporcizia, a causa della nostra dissonanza con la sfera elevata,
come ritornare a questo stesso ambiente luminoso in peggiori condizioni? L'Umbral funziona, pertanto,
come una regione destinata all'esaurimento di cui residui mentali; una specie di zona purgatorio, dove
si brucia a poco a poco quel materiale deteriorato dalle illusioni che la creatura ha acquistato in
quantità, disprezzando la sublime occasione dell'esistenza terrena.
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Questo sopra è un estratto del libro "Nosso Lar" che descrive il mondo dell'aldilà,
sulla base delle dichiarazioni di uno spirito defunto che lo ha dettato ad un medium.
Proprio questo passo, mi ha dato la risposta ad una domanda che mi frullava in mente
da un pò, una domanda che non ho mai chiesto a chi... la risposta.... la conosceva benissimo,
e cioè cosa significasse un fustino di detersivo dash come firma nel proprio profilo utente.
secondo alcune filosofie di vita new-age la vita è vista come l'occasione per ripulire
la propria anima degli errori fatti in passato ed il fustino di detersivo simboleggia
metaforicamente l'opera di ripulitura che l'anima effettua quando è in vita.
Divagazioni a parte è molto bello il film redatto dal libro.
qui allego il link: www.youtube.com/watch?v=yVBCCTrGJT4
Il libro, che ancora sto leggendo, tratta tematiche affascinanti come la reincarnazione,
che da sola riesce a togliere molti dubbi circa l'apparente ingiustizia e sofferenza
della vita umana.
tuttavia alcuni parti del libro mi lasciano perplesso e fanno riaffiorare il dubbio
che alla fine anche in questo libro c'è molta fantasia.
Una cosa in particolare è l'esistenza dei "buoni-ora" una specie di denaro spirituale
utilizzato nell'aldilà per comprare casa o favori, con tanto di 8 ore di lavoro
giornaliero ed anche l'esistenza degli straordinari di 4 ore!
Ma nell'aldilà non dovrebbe assolutamente esistere il tempo come lo conosciamo
qua sulla terra e quindi il tutto mi sembra una colossale invenzione dell'autore.
In un momdo spirituale si dovrebbe vivere un eterno presente svincolato dalle leggi
della materia, un pò come il paradosso dei due gemelli ipotizzato da Einstein.
a seguire il link del libro per chi è interessato come me ad approfondire: www.mediafire.com/?zn1i3nrmnmi
Edited by rebel61 - 27/11/2012, 22:56. -
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Che film insolito!! Ma mi incuriosisce!
!!!. -
rebel61.
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Royal,
Basta riuscire a superare i primi 10 minuti del film che descrive la regione
buia dell'umbral e dopo diventa piacevole a seguire.
Il migliore nostro avvocato per l'eternità è il bene che riusciamo a fare
in maniera disinteressata agli altri, in questo il libro mi trova d'accordo.
ne ho letto circa la metà e sono veramente perplesso...
secondo l'autore nell'adilà oltre ad esistere il lavoro retribuito con i "buoni-ora"
esistono le fabbriche per produre cibo e vestiti, apparecchi televisivi e radiofonici,
gli areobus ed insomma cose che sono la copia speculare del tempo in cui viviamo,
e ciò mi sembra altamente improbabile.
Se l'adilà esiste, perchè deve essere la copia dei nostri giorni e non del medioevo,
o del rinascimento o della preistoria o di un tempo ancora più futuro?
Ma nell'adilà non si ci muove e comunica con il pensiero? che bisogno c'è
degli aerobus e degli apparecchi radiofonici e televisivi?
Il corpo spirituale ha bisogno di cibo e fluidi???
Anche i dialoghi dei vari personaggi, ad un attento esame, mancano delle giuste
particolarità relative all'appartenere a persone e caratteri ovviamente diversi,
sembrano tutti parlare e pensare allo stesso modo.
Trovo anche esagerato l'uso degli aggettivi per enfatizzare il racconto.
Vediamo cosa riserva ancora l'altra metà del libro.... -
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...Magari l'autore non crede in una vera e propria morte, ma una reincarnazione dell'anima in un altro corpo di un altro mondo simile al nostro.... Certo che cosa assurda ^^! .